Porta Romana of Canusium is a Roman Triumphal arch from the first half of the second century ca 109 AD. However M. Modugno dates to Antonines dynasty.
See:
- Sabina Tempesta, "Prime schede di un rilevamento topografico in Puglia", Bollettino d'Arte, 60, 1975, 245-248
- Daniela Scagliarini Corlàita, "La situazione urbanistica degli archi onorari nella prima età imperiale", in Studi sull'arco romano, Studia Archaeologica, 21, 1979, 29-72.
- Gilda L'Arab, "Il mausoleo Bagnoli a Canosa", Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli studi di Bari, 30, 1987, 5-23.
- Roberto Goffredo, Aufidus: storia, archeologia e paesaggi della valle dell’Ofanto, Bari 2011, 237-238, CAN69
- Gregorio Angelini, "Cartografia antica", in Principi imperatori vescovi: duemila anni di storia a Canosa, catalogo della mostra (Bari), a cura di Raffaella Cassano, Venezia 1992, 25-36.
- Luigi Todisco, "Rilievi romani a Trani, Castel del Monte, Canosa", in Mélanges de l'École française de Rome n.105, 1993, pp. 873–894
- Emmanuele Mola, Peregrinazione letteraria per una parte dell'Apulia con la descrizione delle sue sopravvanzanti antichità, s.l., 1796.
- Sandro de Maria, Gli archi onorari di Roma e dell'Italia romana, Roma 1988, 151, 163, 171, 172, 236-237, n. 9.
- Silvio De Maria, Gli archi onorari di Roma e dell'Italia romana, Roma 1988, pp. 151, 163, 171-172, 236-237
- Pierre Gros, L'architettura romana dagli inizi del III secolo a.C. alla fine dell'alto impero. I monumenti pubblici, Milano 2001(edizione italiana), p.83
- Marilisa Modugno, "L'arco onorario", in Raffaella Cassano (a cura di), Principi, imperatori, vescovi. Duemila anni di storia a Canosa, Venezia 1992, pp.720-721.
- Abbas Damadenus, Aes redivivum, sive tabula aenea Canusina, in Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae, tomi quarti pars prima, Lugduni Batavorum 1723, 757-890.
- Scipione Mazzella, Descrittione del Regno di Napoli, nella quale s'ha piena contezza, cosi' del sito d'esso, de' nomi delle prouintie antiche ... . Di Scipione Mazzella napolitano In Napoli ad istanza di Giovanni Battista Cappello, 1601.